Miraggio

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    La sabbia batteva con violenza su ogni centimetro quadrato della superficie del suo corpo, il vento la trascinava e faceva volare per tutto il deserto di Agrabah, in modo molto più confuso del normale e portando in giro un'aura oscura che pervadeva e impregnava completamente il luogo: quando riprese coscienza sentì questo, ed i suoi lunghi capelli azzurri che si muovevano al vento e gli coprivano la faccia, assieme alla piccola pioggia di sabbia che la colpiva, rendendogli impossibile aprire gli occhi e vedere dove si trovava. «Sono vivo...?» fu il pensiero che più volte gli passava per la mente e non riusciva a rispondergli, fermo com'era in quella specie di limbo infernale che era il suo corpo indolenzito. Ogni briciola della sua energia sembrava essere stata spazzata via dall'aria turbolenta e non voleva saperne di alzarsi, in quel momento non sapeva neanche chi fosse, né gli importava veramente, era fermo, lì, a terra, con la parte sinistra della faccia attaccata al suolo sabbioso, e quella destra quasi completamente esposta alla sabbia portava dal vento. « ...non importa, non soffrirò più almeno... niente più battaglie, niente più dolori, sconfitte, vittorie, glorie ed onori...» Continuò il suo monologo nella sua mente mentre perdeva la volontà di alzarsi e di vivere sempre di più, provando ad emettere un sospiro ma impegnandosi così poco da non emettere un singolo movimento, e rimase lì a terra, aspettando di essere sepolto dalla sabbia e di essere dimenticato da tutti. «Pazzo. Sei solamente un pazzo... non puoi avere il mio corpo, ed essere così indeciso! Adesso alzati, e fai quello che devi fare!!!» tuonò una voce nella sua mente, una molto più dura e potente e soprattutto arrabbiata, che lo scosse e gli fece aprire d'istinto gli occhi. «Ah!» disse coprendosi rapidamente con una mano gli occhi e soffrendo così dolorosamente per i muscoli intorpiditi, emettendo un urlo silenzioso e trattenuto rimanendo fermo in quella posizione, per cercare di ristabilire i suoi sensi e le sue emozioni. Passati diversi minuti riuscì ad alzarsi e d'istinto cercò di mettersi il cappuccio della sua veste, ma... l'aveva gettata a terra tempo prima, fuori dal Palazzo del Deserto, ed era totalmente in balia della sabbia, del vento e dell'oscurità. «...sono ancora vivo, quindi l'onda oscura...» La sua mente andò alla ricerca dei suoi ultimi ricordi, il Picco del Destino, Noxer Town, gli Eroi, Dark... Arxend, San, il Corrotto... e l'ennesima onda oscura, la terza che aveva visto in prima persona, e che aveva spazzato via tutto. Com'era finito lì non lo sapeva, né sapeva bene dove si trovasse, a parte qualche indizio che indicasse Agrabah, ed un Palazzo poco distante identico a quello dove era avvenuta l'ultima riunione per pianificare contro Dark. «Oh! Ecco un riparo!» disse iniziando a correre lentamente per non stancarsi troppo, né andare troppo lentamente, avvicinandosi sempre di più al rifugio che tuttavia sparì dopo mezzo minuto di corsa, costringendolo a fermarsi. Era stato solamente un miraggio. Si guardò attorno, attonito, alla ricerca di qualcosa, alla ricerca di conferme, che non era l'unico sopravvissuto, e soprattutto... che non fosse rimasto da solo.
    Saïx
    ▬ Saïx
    • Status: Confuso, In piena salute
    • HP: 72/72 ~ SP: 12/12 ~ MP: 10/10
    • Comando utilizzato: Corsa lenta

    • (Busto) Tunica dell'Organizzazione XIII
    • (Gambe) Pantaloni dell'Organizzazione XIII
    • (Piedi) Scarpe dell'Organizzazione XIII
     
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    Vagava ormai da diversi minuti nel deserto alla ricerca di qualunque indizio che potesse portarlo ad Agrabah, oppure al Palazzo del Deserto, o ad una qualunque oasi dove potesse riposarsi e idratarsi, ma l'unica cosa che vedeva all'orizzonte erano altra sabbia, altra oscurità, altre dune e solamente desolazione; il mondo del deserto era davvero terribile da quel punto di vista, era impossibile orientarsi se ci si perdeva nel deserto, ed il brutto sarebbe giunto veramente quando il nemico peggiore del viaggiatore del deserto sarebbe arrivato, ovvero la tempesta di sabbia. La mano portata in avanti per proteggersi dalla raffica di sabbia che lo colpiva fastidiosamente al volto, le gambe che si muovevano in modo instabile a ripetizione, prima la destra e poi la sinistra, ed infine nuovamente la destra e poi la sinistra, in un loop che pareva infinito, e le labbra seccate non dall'unico astro in cielo, ma dalla sabbia avida d'ogni goccia d'acqua. Il silenzio assordante del luogo lo colpiva non tanto alle orecchie quanto alla sua mente, facendogli venire domande troppo deprimenti e troppo rabbiose per poter essere descritte in poco tempo, ed infine preso dalla disperazione si mise a correre senza una meta sicura: la sabbia continuava a colpire il suo vestito, le sue braccia ed il suo volto senza sosta, con maggiore forza poiché andava contro il movimento del vento, ma non gli importava più. Dopo aver corso per pochi chilometri cadde a terra in ginocchio, portando le braccia in basso per reggersi e guardare il suolo sabbioso, l'unica cosa che era certo di trovare per diversi chilometri, ed una lacrima che rigava il suo viso amareggiato e demotivato: aveva fame e sete, e soprattutto voglia di avere un po' di compagnia in quel luogo desolato, l'unica cosa che non poteva sopportare era quello di essere solo. «...forse, se morissi... potrei andare negli Inferi, se non proprio al Monte Olimpo assieme agli Eroi del passato, non penso di aver fatto così tante azioni buone, sono stato poco utile, io... ma magari lì ci sarebbe anche Alexi e potrebbe mettere una buona parola su di me... e se non ci fossero più gli Inferi che fine farei? Morirei senza più avere nulla, il mio spirito sarebbe in pace, nel Nulla... niente più dolore, niente più doveri.», pensò Saïx dando maggior forza all'ultima frase, e pensando al riposo eterno, al Nulla, alla non esistenza vera e propria. «Chi se ne frega che non vuoi più combattere. Alzati e cammina, idiota! O almeno abbi la decenza di suicidarti!» tuonò l'altra voce più dura all'interno di lui facendolo scuotere ancora una volta, e costringendolo a riflettere ancora un po'. Guardò in avanti coprendosi il volto con il braccio ma facendo in modo da poter vedere cosa si trovasse nella direzione dove vedeva, ma non trovò altro che l'ennesimo orizzonte sabbioso che aveva visto chilometri prima in tutte le zone.

    Saïx utilizza Corsa Veloce e si sposta per 7 chilometri a Nord.
    Saïx perde 16 HP per Fame e Sete.
    Saïx
    ▬ Saïx
    • Status: Demotivato, Affamato, Assetato
    • HP: 56/72 ~ SP: 5/12 ~ MP: 10/10
    • Comando utilizzato: Corsa veloce; Riposo

    • (Busto) Tunica dell'Organizzazione XIII
    • (Gambe) Pantaloni dell'Organizzazione XIII
    • (Piedi) Scarpe dell'Organizzazione XIII
     
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    Il tempo passava inesorabilmente come la sabbia che scendeva dentro ad una clessidra, eppure tutto rimaneva sempre uguale e pareva essere bloccato e ripetuto, Saïx che si copriva gli occhi con un braccio ed avanzava a velocità moderata verso una meta non definita, alla ricerca di un qualunque mezzo per poter sopravvivere in quell'immensa radura di sabbia. Le emozioni ed i pensieri si susseguivano tutti in un circolo vizioso di speranza più lucente e disperazione più oscura, la sua vita colma di atti deplorevoli ed imprese eroiche gli passava davanti allo sguardo della mente, e le analizzava cercando quasi di ricordarsi il motivo per cui lottava, ciò che lo spingeva a dare il meglio di sé: per una qualche ragione misteriosa, non riusciva a capire come potesse essere capace di essere seguace dell'oscurità e seguace della luce quasi allo stesso tempo, come quando era riuscito ad impugnare i due Claymore Darkness e Light, e ancora di più come avesse fatto a fonderli assieme senza annullarli, nel poderoso Claymore Between. Eppure adesso non sentiva di possedere alcuna forza interiore che lo spronasse a lottare, a parte quel fievile motivo che è il voler vivere ed il voler scoprire nuove cose, che non era acceso dentro di sé come lo era dentro ad altri suoi compagni del passato, che lui considerava veri eroi: Rexon ad esempio, che lui stesso aveva ucciso e che l'aveva perdonato quasi come se fosse successo nulla, oppure Alexi, che con grande impegno era riuscito anche a divenire Dio degli Inferi, il capo indiscusso della morte... Continuò così a camminare alla ricerca di risposte e per non essere poi colpito dal rimpianto di aver vissuto una vita senza assaporarla sino alla morte, sino al dolce momento in cui raggiungere lo stadio finale della vita ed essere giudicato dinanzi al tribunale del Dio della Morte. «Ahah, Alexi... di sicuro faresti carte false per permettermi di andare al Monte Olimpo, come fanno i veri Eroi... o forse mi terresti un posto d'onore negli Inferi, e così cenare ogni tanto assieme?» pensò sorridendo un po' a quello stesso pensiero, e nel pensare come Dio degli Inferi una persona come Alexi. La prima volta si erano incontrati in quel Regno Oscuro dove avevano parlato con In Between per la prima volta, dove erano stati avvisati della minaccia che incombeva nel mondo e che loro sembravano essere tra le persone più adatte a fermarla... e poi lo scontro con ben 10.000 Shadow, finito con la loro vittoria grazie soprattutto alle tecniche strambalate ma ancor più efficaci che lui stesso effettuava! Tuttavia sentiva come se fosse un altro sé, alienandosi totalmente da queste imprese e identificandole in una persona sicura di sè e disposta a tutto per vivere, e continuare a vivere per la sua strada senza rimpianti: lui, invece, adesso camminava ad ampie falcate per un deserto vastissimo senza riuscire ad identificare il suo cammino, erano ormai ore e non trovava niente, assolutamente niente, che potesse farlo tornare ad un luogo che potesse chiamare casa.

    Saïx utilizza Corsa Lenta e si sposta per 4 chilometri a Nord.
    Saïx perde 19 HP per Fame e Sete.
    Saïx
    ▬ Saïx
    • Status: Demotivato, Affamato, Assetato
    • HP: 37/72 ~ SP: 5/12 ~ MP: 10/10
    • Comando utilizzato: Corsa lenta

    • (Busto) Tunica dell'Organizzazione XIII
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    Il tempo passava inesorabile, ogni speranza dell'uomo crollava dinanzi ad esso, infinito, eterno, regnava sovrano e mostrava la sua superiorità a chiunque vagasse nel deserto. Il tempo lascia sviluppare la vita, ma ben presto ne assorbe l'essenza, la consuma e ride senza suoni, se non l'eco della morte che richiama a sé qualunque cosa: compagne di vita queste due entità, infinite, e auto-governanti, sono, e non ascoltano né gli esseri umani che ne hanno teorizzato l'esistenza, né le divinità che vivono per lunghi millenni, ma che sono niente di fronte all'infinità dell'esistenza. Un attimo è per l'uomo ciò che è la vita per una rosa che sboccia e cade al suolo seccata, così come è un attimo per le divinità ciò che è la vita per un uomo, che sboccia, cresce e sale sempre più in alto, ma poi muore e le sue ceneri vengono spazzate via dal vento. L'uomo dai capelli azzurri, che si agitavano sotto le dure sferzate del vento, ricadde un'ennesima volta in ginocchio sulla sabbia secca del deserto, colpito dalla sete e dalla fame come non mai, e dalla fatica alle gambe impegnate in corsa e camminata da quasi tre giorni, passati da solo assieme solamente alla sua compagnia. Nel suo cammino di chilometri non vide né un cactus, né uno scorpione, né un serpente, ed ormai temeva addirittura di pensare per non diventare pazzo: quest'ultima parola gli rimbombava spesso nella mente ogni qualvolta guardava l'orizzonte, temeva di vedere un altro miraggio e di faticare così durante una corsa sfrenata verso la pace, e la tranquillità. «Non è possibile!», urlò una volta che iniziò a perdere il senno e la speranza, rilasciando l'energia bluastra all'esterno spazzando lontano da sé la sabbia circostante, che tuttavia continuò a ritornare condotta dall'aria secca e mossa. «So che qualcuno mi sta ascoltando, non m'importa quale divinità sia, quale dannatissima entità essa sia! Rispondetemi, dannazione!», continuò richiamando con tutte le sue energia il suo Moon Claymore, alzandolo con entrambe le mani e facendolo sbattere con foga a terra, spostando dalla propria posizione un quantitativo di sabbia equivalente almeno alla propria massa, per poi lanciare con forza la sua arma a terra facendole entrare l'estremità d'attacco nella sabbia. «Dannazione...», mormorò a voce bassa stavolta, abbassando le sue membra stanche e guardando il piccolo astro in cielo, «...è questa la mia punizione, per tutte le mie gesta? E per quali, per quelle della Luce o dell'Oscurità?» «Gesta, ah! Ma quali gesta!» tuonò l'altra voce mettendosi a ridere nella mente del guerriero, che chiuse gli occhi e digrigno i denti cercando di parlare con lei. «Perché non sarebbero gesta? Quali cose ho fatto? Beh, innanzitutto... ho sconfitto 10.000 Shadow anche se non ne avevo il potere! E sono riuscito ad eliminare Xemnas, come volevo! Sono riuscito anche a sconfiggere Dark... se non fosse stato per il Corrotto...» «Sì? Ma davvero? Pensi che avresti potuto farcela senza quelle pozioni? O senza Alexi a coprirti le spalle? E per quanto riguarda Xemnas... non avevi per caso eliminato anche Rexon? Sei stato sconfitto da Arxend ed anche umiliato, anche se avevi con te Knefas, molto più forte di Griever. E per quanto riguarda Dark... hai ragione lì, il tuo corpo e le tue capacità sono migliori di lui. Sì, perché non prendere il suo posto?» «Il suo posto... il Corrotto è ancora vivo...?» «Sono parte di te, ciò che sai lo so anche io, e ciò che so lo sai anche tu. Quanti potrebbero essere migliori di te? Tu superi di gran lunga Dark, l'hai eliminato senza neanche ferirti! Chi potrebbe essere migliore di te? Rexon di sicuro no. Alexi, Arxend, e persone che sono pari a loro o anche più forti, no?» Il ragionamento per il Berserker non sembrava fare alcuna piega, in effetti se era riuscito ad essere più forte di Dark, in qualche modo, era una persona importante, e chissà che minaccia avrebbe potuto essere se fosse stato lui ad essere corrotto. «No, so cosa mi stai facendo fare... e non mi interessa! Non chiederò al Corrotto di fare di me la sua arma, il suo mezzo!» urlò a voce alta tappandosi le orecchie e mordendosi un labbro, ormai secco, scuotendo rapidamente la testa cercando di scrollarsi di dosso la voce, e di ritrovare il senno, senza accorgersi che ormai l'oscurità aveva preso il controllo della sua mente per la sua disperazione. «...N-non mi interessa... finché avrò speranza non cadrò nella tentazione di diventare malvagio... non fa più per me... ti controllerò, bestia, non ti permetterò... niente...» disse balbettando qua e là ed alzandosi, iniziando a camminare senza sapere quale fosse più la sua direzione...

    Saïx riposa per più tempo e recupera 7 SP.
    Saïx utilizza Corsa Lenta e si sposta per 2 chilometri a Ovest.
    Saïx perde 16 HP per Fame e Sete.
    Saïx
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    • Status: Demotivato, Affamato, Assetato
    • HP: 21/72 ~ SP: 5/12 ~ MP: 10/10
    • Comando utilizzato: Riposo; Corsa Lenta

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    La voce della bestia oscura all'interno di Saïx rimbombò sempre di più ai vecchi ricordi dell'Organizzazione XIII, l'adrenalina del combattere ed eliminare qualunque nemico senza pensarci due volte sù, di lasciare andare ogni sua limitazione e di liberare ogni briciola d'energia che aveva in corpo, umiliando l'avversario e colpendolo brutalmente in ogni azione del combattimento. L'essere superiore ed altezzoso rispetto a chiunque altro decidesse di combattere contro di lui, essere il secondo in comando e coordinare ogni cosa nel modo che più gli aggradava nell'Organizzazione, lo scendere in prima fila ed eliminare gli avversari facendo sfoggiare la sua aura bluastra portatrice di morte: queste erano le cose che la bestia selvaggia dentro di lui ricordava e faceva ricordare alla sua mente razionale, ed al suo istinto del combattente senza motivo di vivere, e cercava così di darglielo nuovamente dalla parte dell'Oscurità come il predestinato a combattere ancora in prima fila. «Avanti, controllandomi sai che fine hai fatto? Hai perso contro Arxend, che era un membro più debole di te nell'Organizzazione. Anzi, sai cosa potresti fare, senza alcun limite morale, se lo attaccassi e combattessi senza controllo? Lo potresti uccidere, e vendicarti finalmente.» La parola Vendetta sibilò quasi per tutta la mente del Berserker abbandonato a sé stesso, il cuore spezzato dal tradimento del suo migliore amico sussultava e batteva ancora più forte di come faceva durante le battaglie, la rabbia e l'adrenalina sembravano essere vive e liquide, fluendo in tutto il sangue e facendolo bollire sempre di più man mano che il tempo passava: oramai la sua mente non tentava più di ragionare, indebolita dalle situazioni estreme degli ultimi giorni da quando si era risvegliato dopo l'onda nera, ed un sorriso maligno si dipinse alla fine sul suo volto. L'oscurità lo pervase infine ed il suo cuore si corruppe un solo secondo dopo, senza alcun rimpianto, senza alcun rimorso, ed infine l'aria si bucò rivelando l'entrata per il Regno Oscuro, quasi come se fosse felice di riabbracciarlo a sé, come un padre abbracciava il figliol prodigo dopo essere tornato a casa dopo una fuga: lasciando il suo Moon Claymore lì sulla sabbia, quasi come fosse il simbolo della tomba della sua anima precedente, evocò il Claymore figlio dell'Oscurità ed entrò nel portale oscuro che si chiuse dietro di lui. La bestia si era risvegliata e non avrebbe perso tempo a saziare la sua fame di anime, e la sua sete di vendetta.

    Saïx recupera le energie, e potenzia ogni sua statistica per l'Oscurità, completando il Lv.1 di Berserker e raggiungendo il Lv.2 di Berserker.

    Saïx ottiene:
    Darkness ~ Claymore, Forza x3.0, 15% di infliggere Stordito, 15% di infliggere Sanguinante, Indistruttibile ~ L'arma personale di Saïx risvegliata per la prima volta durante il suo scontro con Arxend, una volta sbloccato la Maestria del Berserker, assieme a Light, che con questo altro Claymore raffigura il perfetto controllo di Luce ed Oscurità in una persona sola; è stata poi sbloccata perdendo l'equilibrio e riguadagnando l'energia oscura originaria di Saïx, ai tempi della prima Organizzazione XIII.
    Vestito dell'Organizzazione XIII (Set) ~ Cappotto, Danno Oscurità Ricevuto -100%, Resiste a malus Spazio Aperto, Indistruttibile ~ Il vestito che ogni membro dell'Organizzazione XIII (e non) indossa, fatto con un tessuto particolare che resiste alla corruzione dello spirito quando ci si trova nello spazio aperto, o in un'altra dimensione.
    Varco Oscuro (??? MP) ~ Apre un Varco Oscuro verso una destinazione qualunque all'interno dei Mondi conosciuti, impiega però un turno per entrarci dentro, consuma 1 MP all'evocatore per ogni turno in cui rimane aperto ~ La creazione di un Varco Oscuro è possibile solamente a coloro che riescono a sfruttare la loro oscurità, riuscendo così a collegare la loro anima a questa forte sorgente di potere, ed infine a richiamare una spaccatura nello spazio che permette di passare al Regno Oscuro, un luogo che giace su un altro spazio ma dimora dell'Oscurità. Una volta aperto consuma lentamente le energie di chi lo ha evocato, ma può far passare anche diverse altre persone.
    Saïx
    ▬ Saïx
    • Status: Adrenalinico
    • HP: 190/190 ~ SP: 40/40 ~ MP: 14/14
    • Comando utilizzato: Varco Oscuro

    • (Mano Destra) Darkness
    • (Corpo) Vestito dell'Organizzazione XIII (Set)
     
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4 replies since 30/11/2013, 17:14   65 views
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